"Irogane" dal giapponese "metallo colorato", si riferisce ad un insieme di antiche leghe metalliche.
Venivano utilizzate, dal XII secolo, oltre che per realizzare gioielli e ornamenti, soprattutto, per decori su spade, armature e accesori di samurai.
Sono composte prevalentemente da rame, che unito ad altri metalli, in piccole percentuali, si trasforma, mostrando con l'ossidazione colori differenti che migliorano con il tempo.
Ritrovamenti Micenei, Egizi e Romani, mostrano l'utilizzo di simili metalli e tecniche di ossidazione, a partire dal 1850 a.c.
Ne sono un esempio:
Il "coccodrillo di el Fayum" , nelle collezioni dell' Ägyptische Sammlung di Monaco di Baviera, datato 1850 a.c.
la statuetta del faraone Amenemhat III, nella collezione Ortiz di Ginevra
La Mensa Isiaca, al museo egizio di torino, datata 100 d.c.
Metallo composto dal 97% rame e dal 3% oro, dopo l'ossidazione il colore diventa nero con riflessi blu.
A seconda della finitura cambia aspetto, da nero opaco vellutato, a nero lucido molto compatto.
Metallo Composto da rame e argento in proporzioni variabili, per ottentere diverse tonalità di grigio.
Va dall'argento al grigio verde.
Metallo Composto da Shakudo e shibuichi in proporzioni variabili, per ottentere diverse tonalità.
Va dal marrone scuro al nero opaco.
Significa letteralmente metallo con la trama del legno ed è composto da lamine di metalli di diverso colore, disposti a strati, uniti senza l'uso di saldaura, fino a diventare un corpo unico.
Dopo diverse lavorazioni, per mostrare la caratteristica trama viene appiattito fino a formare una lastra.